La Gazzetta Online

San Paolo-SP - La visita del ministro per le riforme costituzionali d’Italia, Maria Elena Boschi, ci è stata gradita, per la sua simpatia, disinvoltura, coraggio e incoscienza. Il messaggio che ci ha trasmesso sulla reforma costituzionale che si voterà il 4 dicembre è lodevole, è auspicabile che lo Stato sia più snello, meno ingessato, funzionale, che si debbano dimezzare i 945 parlamentari, d’accordo,

L’estinzione delle provincie, siamo tutti d’accordo? Rimarranno solo le regioni e i comuni, i senatori si occuperanno di esse. Però per quanto riguarda le circoscrizioni estere (regioni) dove vivono 5 milioni di italiani, non si è considerato granché, anzi abbiamo perso i nostri senatori, quindi rimarremo solo con i deputati, ossia perdiamo 6 parlamentari, quanto ci abbiamo messo per averli? 150 anni, e adesso con un colpo di matita ce li cancellano, siamo stati consultati in matéria? No. Ci stanno presentando una pizza fredda da ingioiare senza neanche masticarla, ma che si rischi di perdere al referendum a causa di 6 senatori credo sia una decisione avventata, sono rimasto sorpreso di come la comunità italiana all’estero stia dicendo, sissignore, senza informarsi opportunamente.

Dire che con l'approvazione del referendum le Camere funzioneranno meglio è uma búfala, perché le Camere non funzionano a causa del governo che in continuazione invia i suoi progetti, che hanno la priorità, non permettendo a deputati e senatori di far approvare i loro, quindi con lo snellimento l'esecutivo avrà ancora un maggior controllo sul parlamento.

Poi i nostri parlamenatri si sono preoccupati di informarci? No! Il nostro parlamentare alla Camera　ha scritto un bell'articolo su una prestigiosa revista ítalo-brasiliana facendo l'apologia del Si, ma non ha menzionato affatto dell'estinzione delle cariche dei nostri senatori.
Mi chiedo, ci chiediamo, il ministro Boschi　è venuto　per avvertirci　o a fare una campagna di partito ?

Il progetto iniziale doveva prevedere gli italiani all’estero, cosa che non è stata presa in considerazione, perché? è símplice, perché non paghiamo le tasse! Si sono ricordati soltanto di chi le paga, ma anche noi le paghiamo con le proprietà personali o di famiglia che abbiamo in pátria.

Poi, dichiarare come a fato di fronte alla comunità riunita al Circolo Italiano, che l’unione gay è stata una conquista, per molti significa solo emulare gli altri senza pensarne le conseguenze.

Le nuove generazioni, come spesso, sono intelligenti, ma scevre di saggezza.

Venceslao Soligo/ASIB

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