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Forte terremoto in Centro Italia, morti e feriti PDF Stampa E-mail
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Notizie - Italia
Mercoledì 24 Agosto 2016 05:52

Sisma di 6.0 con epicentro nel Reatino: in molti sotto le macerie. Il sindaco di Amatrice: "Il Paese non c'è più"

Chiara Sarra  - ilgiornale.it

La terra trema ancora da Rimini a Napoli. Un sisma di magnitudo 6.0 e una profondità di 4 km e con epicentro ad Accumoli (Rieti), ha scosso tutto il Centro Italia alle 3.36 della scorsa notte. Poi uno sciame sismico, che continua a far paura e a rendere difficoltosi i soccorsi.
Ancora una volta dopo il terremoto de L'Aquila e quello dell'Emilia si torna a morire di terremoto. Diversi i morti nei crolli a Petrana di palazzi in tutta la zona coinvolta. Molti - tra cui diversi bambini - sono ancora bloccati sotto le macerie.

"Qui è un dramma vero, sono nel mezzo di un paese che non c'è più", dice disperato Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice (Rieti), "Ci sono stati crolli. La popolazione è in strada e stiamo portando tutti verso la zona di evacuazione, quella dei campi sportivi. Siamo senza luce ci sono anche problemi sulle vie di accesso al paese". Stessa situazione a Illica, frazione di Accumoli. "Illica non c'è più", racconta su Facebook Sabrina Fantauzzi, giornalista romana in vacanza, "Eravamo circa 300 persone, tutti romani, in villeggiatura. Siamo rimasti in 30. Ancora nessuno è venuto a soccorrerci". Poi, dopo un'oretta dalla scossa ha aggiunto: "Ci sono 4 soccorritori, prendono feriti ma non stanno intervenendo sulle case distrutte con dentro gente morente".

I comuni più colpiti sono Amatrice, Accumuli e Posta, nel reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. In totale sarebbero già 21 i morti, ma un centinaio di persone sono ancora disperse. Due vittime sono state estratte ad Amatrice, tre a Pescara del Tronto, frazione di Arquata. Nel Comune di Accumoli c'è almeno una vittima, e una famiglia di quattro persone - due bambini piccoli e i loro genitori - è sotto le macerie e non dà segni di vita.

La Protezione civile ha diffuso i numeri da chiamare in caso di emergenza: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803555. Lanciato anche l'appello a donare il sangue: l'Avis provinciale di Rieti invita a recarsi all'ospedale San Camillo de Lellis della città.

"Si è trattato di un terremoto di magnitudo importante, che ha prodotto uno scuotimento rilevante, di valore paragonabile a quello dell'Aquila", ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, "L'Aquila è un capoluogo di regione, qui la popolazione è più diffusa quindi è possibile un impatto meno gravoso in termini di vite umane".

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 24 Agosto 2016 06:07
 

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