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Il primo ministro britannico, Theresa May, chiama Boris Johnson agli Esteri. Philip Hammond all'Economia. David Davis si occuperà di Brexit. Resta fuori Michale Gove

Raffaello Binelli  - ilgiornale.it

Il nuovo governo del Regno Unito, guidato dal primo ministro Theresa May, è così composto: Boris Johnson agli Esteri, Amber Rudd all’Interno, Michael Fallon alla Difesa, Liam Fox al Commercio internazionale.

Il ministro per gestire la Brexit è David Davis: sarà lui a occuparsi delle negoziazioni per l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue.

Philip Hammond (Economia) è il nuovo cancelliere dello Scacchiere: prende il posto di George Osborne, fedelissimo di David Cameron, che resta fuori dal nuovo gabinetto. Al Foreign Office (Esteri), nel posto lasciato libero da Hammond, si insedia Johnson, grande sostenitore della Brexit ed ex sindaco di Londra.

Silurato il capo della congiura pro Brexit

Nel nuovo esecutivo non trova posto Michael Gove, fino ad ieri ministro della Giustizia. Al suo posto una donna, Liz Truss. Gove ha guidato la fronda interna ai Conservatori a favore della Brexit in chiave anti David Cameron. Se Boris Johnson era il volto della fronda, Gove era l’uomo che agiva nell’ombra. Dopo aver "tradito" Cameron, ha colpito alle spalle lo stesso Johnson, sostenendo che non aveva la "stoffa" per fare il premier. E si è candidato lui stesso alla guida dei Tory.

La sua tattica spregiudicata, però, non è stata apprezzata dai colleghi di partito. Gove è stato eliminato al primo turno dalla corsa tra i 5 candidati conservatori ai Comuni. Alla fine ha trionfato May dopo che l’ex sottosegretario all’Energia, Andrea Leadsom, si è politicamente suicidata sostenendo in un’intervista al Times che lei sarebbe stata un premier migliore perchè aveva dei figli a differenza di May.


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