Toscana in vendita: nuove destinazioni per immobili inutili e degradati |
Notizie - Regione Toscana |
Lunedì 23 Maggio 2016 09:34 |
La svendita in corso da parte degli enti sarebbe dovuta alla difficoltà economica di provvedere alla manutenzione. La Regione Toscana possiede 1038 fabbricati ed alcuni terreni: appartamenti, palazzi di rappresentanza, negozi, uffici, ex case cantoniere, magazzini e caselli Anas oltre al patrimonio delle aziende sanitarie. Un vasto patrimonio non completamente alienabile. Il valore stimato non è riferito alla quotazione di mercato, si riferisce invece alla rendita catastale e si aggira attorno a 391 milioni di euro. Nel 2016 nasce una strategia nuova? Risale oramai a circa 20 anni fa la scelta di vendere i beni pubblici, ed ha portato a più riprese ai relativi incassi. Oggi però è diverso, gli immobili sono tanti e si usano per i beni termini preoccupanti come "inutilizzati" e "degradati". Ci sarebbero solo 100 milioni a disposizione per gli investimenti nel 2016. Questo sarebbe il grande problema. La Regione Toscana, con meno trasferimenti e nuovi tetti alla spesa imposti dal pareggio di bilancio statale, non può più permettersi i 500 milioni di euro di qualche anno fa, quando poteva accendere mutui che oggi il pareggio di bilancio impedisce. La vendita, affitto o aggiudicazione di eventuali gestioni avverrà tramite asta o procedura di evidenza pubblica. Non ci sono altre strade possibili. E cos'è InvestinTuscany? "Il network coordinato da Regione Toscana con l’obiettivo di incoraggiare, sostenere e sviluppare l’ingresso di capitali esteri nella Regione. Lavorando in partnership con Comuni, Province, Camere di Commercio, Università, centri di ricerca e enti nazionali come Invitalia e ICE, si pone come interlocutore di riferimento per le aziende e per le multinazionali interessate ad investire in Toscana". Sul portale è possibile consultare anche le richieste degli investitori. Sbirciando nell'archivio troviamo ad esempio dalla Spagna un’azienda da 20.000 dipendenti ed un fatturato di 1.310 milioni di Euro che gestisce una rete di quasi 400 hotel e si dichiara interessata alla "Conversione di edifici alberghieri in hotel o di un palazzo non hotel in un hotel" e valuta strutture da prendere in gestione perché nel giro dei prossimi 5 anni ha in programma l’apertura di 5 hotel in Italia e la Toscana è tra le mete preferite. La vendita. Annunciato dal Presidente Enrico Rossi a fine gennaio 2016, il prossimo avviso di vendita uscirà entro metà giugno. Durante il Mipim di Cannes del 15 marzo scorso, la fiera dedicata agli investitori immobiliari, "I contatti avuti ci fanno ben sperare - ha raccontato Bugli - l'impegno è quello di continuare a partecipare a iniziative del settore ed avere un sito dedicato, cioè svolgere quell'attività promozionale in Italia e all'estero che è un punto nodale di questa nuova strategia e politica di valorizzazione. Potrebbe valere - ha aggiunto l'assessore - anche per gli immobili delle nostre partecipate e per il patrimonio di Comuni o altri enti pubblici". Ma perché vendere? "Vuol dire - ha sottolineato Rossi - attuare un principio di buona gestione ed evitare situazione di degrado o abbandono che non hanno senso e sicuramente risultano incomprensibili ai cittadini. La bellezza della Toscana deriva da secoli di cura del territorio. La conservazione e valorizzazione di questa immensa eredità è un punto di impegno per la Regione. Vogliamo salvaguardare i luoghi di pregio e lo vogliamo fare anche vendendone alcuni. Può sembrare un paradosso ma non lo è. Vendere immobili inutilizzati e che non possono essere più salvaguardati a sufficienza con le risorse a disposizione è un modo per salvarli e valorizzarli". La Toscana ci guadagna o ci perde? La Regione abbozza un valore commerciale dei beni "Ma sono stime - sottolineano gli uffici tecnici - e nell'avviso cifre non saranno inserite. Nel giudicare le offerte Regione e Asl sono pronte a valutare anche possibili cambi nella destinazione d'uso". Come poter valutare infatti il valore commerciale di un bene di cui non si conoscono le potenzialità? La Regione cerca dunque investitori interessati ad acquistare, oppure prendere in gestione, alcuni immobili compresi i beni delle aziende sanitarie: 34 edifici, alcuni storici di cui molti di pregio ed altri 26 del sistema sanitario oltre ai beni del piano di dismissione di appartamenti e immobili, inutilizzati o che non fruttano entrate significative come affitti, già avviato nel 2012. Ma dei 102 beni messi in vendita nel 2012 cosa ne è stato? "La crisi del mercato immobiliare ha raffreddato le transazioni - fanno sapere da Palazzo Sacrati Strozzi - ed in tre anni sono stati trovati acquirenti solo per una casa cantoniera, sei terreni, un ufficio in via Verdi e il complesso immobiliare di via Modena entrambi a Firenze. Sono stati incassati 4.600.600 Euro realizzati nel 2015, quando il mercato ha registrato una ripresa. Un quarto del ricavato è stato reinvestito nella manutenzione di altre proprietà". Tra il 1997 ed il 2006 la Regione Toscana aveva già venduto 400 immobili, in alcuni casi proprietà, come le case cantoniere, che la Regione non aveva acquistato ed erano diventate parte del patrimonio con lo scioglimento nel 1977 di una serie di enti, dall'Ente profughi dalmati e istriani (38 appartamenti a Massa e 12 a Firenze) all'Ente nazionale ciechi. Altri 100 immobili e terreni sono stati venduti dopo il 2006 ed entro il 2012, molti offerti in prelazione ed acquistati da chi già li abitava per un incasso di 24 milioni. La Regione Toscana gestisce bene i propri immobili? "Su 1038 beni immobili di proprietà, la Regione riscuote affitti o concessioni su 118 fabbricati e 33 terreni per un incasso di 2 milioni e 916 mila euro solo nel 2015. L'affitto che la Regione ha pagato nel 2015 per l'uso invece di altri immobili, non di sua proprietà, è di 1 milione e 666 mila euro". Una spesa inferiore alle entrate, ma è una spesa utile? Ecco alcuni degli immobili toscani presenti nella lunga lista: Anche la Città Metropolitana di Firenze, da poco insediatasi al posto della ex Provincia, intende alienare alcuni immobili: la Caserma dei Vigili del Fuoco in via Giuseppe La Farina a Firenze, il Palazzo ex Ospedale Bonifacio ora sede della Questura di Firenze, in via Zara, una ex casa cantoniera a Sandetole, nel comune di Dicomano ed un terreno lungo la Strada provinciale Lucchese. Le offerte sono attese entro le ore 12 del giorno 15 giugno, ma a maggio è stato inviato un avviso ai Comuni nei cui territori sono ubicati i beni, per l'eventuale esercizio del diritto di prelazione, in tal caso ne seguirebbe una trattativa privata. Anche se risulta poco probabile che un Comune possa sostituirsi alle mancanze della Regione con fondi propri. Curiosità, si compra sulla fiducia: "Le visite agli immobili relativi alla Caserma e alla Questura - spiegano gli uffici di Palazzo Medici - in considerazione delle attività in essi ospitate, non potranno interessare tutti i locali e gli spazi occupati dagli immobili stessi, ma verranno limitate a quelle porzioni per cui i sopralluoghi saranno autorizzati dagli attuali utilizzatori" e non tutti sono ammessi "con riferimento alle visite da effettuare presso la Questura di Firenze, le generalità del soggetto che effettuerà il sopralluogo e la fotocopia del documento di identità dello stesso verranno trasmessi al fine di consentire le opportune verifiche. Qualora la Questura non dia il proprio benestare, dovrà essere indicato altro soggetto per effettuare il sopralluogo". Antonio Lenoci |
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