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Moda e pelletteria, Grieco: "Serve più dialogo tra scuola e lavoro" PDF Stampa E-mail
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Notizie - Regione Toscana
Domenica 15 Maggio 2016 14:59

All'ultima giornata di Pellepiù il tema della formazione tecnica, cruciale per l'intero comparto

La formazione tecnica, nella pelletteria, è un tema cruciale per il settore e può essere anche il motore di spinta per creare nuovi posti di lavoro. È intorno a questa riflessione che si è sviluppata l’ultima giornata di Pellepiù, la rassegna inedita dedicata alle eccellenze che compongono la filiera della pelletteria. Nel workshop “Settore moda: il valore della formazione tecnica sul territorio”, organizzato oggi alla Fortezza da Basso, ha preso parte anche l’Assessore all’Istruzione e Formazione della Regione Toscana, Cristina Grieco, che ha sottolineato come le esperienze di alternanza scuola-lavoro possono rappresentare un vero e proprio ponte che collega i giovani e le esigenze lavorative delle aziende, consentendo a chi ancora studia di intuire le proprie attitudini ed aspirazioni.

L'assessore Grieco con alcuni imprenditori a Pelle Più - Da un lato ci sono i giovani che non trovano lavoro (e sono ancora tanti), dall'altro ci sono aziende che dicono di faticare a reperire le giuste competenze. "Per ridurre il divario la formazione deve allora essere il primo impegno – sottolinea l'assessore alla formazione della Toscana, Cristina Grieco - e la "buona scuola" e l'alternanza scuola-lavoro sono modelli capaci di dare buoni frutti, proprio perché avvicinano e fanno parlare tra loro scuola e imprese". L'assessore è intervenuta stamani ad un seminario dedicato al valore della formazione alla Fortezza da Basso di Firenze, all'interno della rassegna "Pelle più" dedicata alle eccellenze della pelletteria toscana e tenuta a battesimo giovedì. C'erano numerosi imprenditori e c'erano gli studenti del Russell Newton di Scandicci. "Con l'alternanza scuola-lavoro – spiega – si supera la logica del 'prima imparo in aula' e solo dopo, finita la scuola, faccio esperienza di lavoro'. Le due cose marciano ora insieme. Certo per ridurre il tasso di disoccupazione giovanile, ancora alto, la parola d'ordine non può che essere 'fare sistema', tra uno Stato che ha competenza sull'istruzione, una Regione che si occupa di formazione e istituti tecnici superiori e le imprese che hanno il compito di indicare il fabbisogno formativo, ognuno con le proprie responsabilità". E non si tratta solo di modelli astratti. Durante l'iniziativa è stato proiettato un video sull'esperienza del Mita, uno dei sette istituti tecnici superiori toscani, ovvero scuole di alta specializzazione tecnologica, che si frequentano dopo i cinque anni di superiori e nati per rispondere alla domanda di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche da parte delle imprese: due anni di corso, tanti laboratori e un terzo delle ore dedicati a tirocini, anche all'estero. Il Mita in particolare è il percorso didattico dedicato al settore moda (e dunque anche alla pelletteria) progettato e realizzato assieme a imprese come Gucci, Tessilform, Monnalisa, Confartis, Ambiente Impresa e Almax. "Ebbene – conclude Grieco – al Mita il 95 per cento degli iscritti trova a conclusione del corso rapidamente lavoro".

La parola d'ordine, quindi, è "fare sistema", ovvero unire istituzioni, percorsi di studi e imprese, per programmare gli interventi formativi, affinché la aziende trovino nella scuola le competenze richieste e possano offrire, così, una risposta occupazionale ai giovani. Una filiera formativa virtuosa dunque che, come evidenziato nel corso del workshop, possa rappresentare una valida risposta all’occupazione giovanile, in un settore - quello della pelletteria - che in Italia è tra i pochi ad offrire nuovi posti di lavoro. Insieme ai ragazzi della scuola Russell Newton di Scandicci, presenti in sala, si è sviluppato un vero e proprio dibattito sul rapporto formazione-lavoro, nel settore della pelletteria. A tal proposito esistono già dei percorsi avviati, che aiutano i ragazzi ad entrare in contatto con le aziende, già dagli studi, come ad esempio percorsi tecnici offerti dalle scuole, come l’ITS Mita, dove i ragazzi dedicano una buona parte del percorso di studi alla formazione nelle imprese.

La prima edizione di Pellepiù si è conclusa con successo. Molto seguiti, da ragazzi e addetti ai lavori, soprattutto i laboratori di pelletteria, che anche in quest’ultima giornata hanno prodotto portafogli da donna ed altri oggetti di moda, di altissima qualità. Le aziende impegnate nei laboratori, oggi, sono state Tripel Due Srl e B&G, insieme agli studenti dell’ITS Mita che, al termine dell’evento, hanno esposto il lavoro del vincitore del “Progetto Eye”, promosso dallo stesso istituto.

Fonte: http://www.nove.firenze.it/moda-e-pelletteria-grieco-per-la-formazione-serve-dialogo-tra-scuola-e-lavoro.htm


Redazione Nove da Firenze

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