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Celebrazioni per il IV° centenario della nascita di Mattia Preti PDF Stampa E-mail
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Notizie - Regione Calabria
Mercoledì 17 Febbraio 2016 17:23

Mattia Preti, esponente di primo piano del Seicento calabrese, è stato celebrato, in occasione del IV° centenario della sua nascita, in Calabria e non solo, con mostre e approfondimenti di ampio respiro.

Salvatore Patamia, direttore del Segretariato Regionale MiBACT per la Calabria, esprime soddisfazione per le tante iniziative, finanziate dalla Regione Calabria nell'ambito del programma degli eventi celebrativi per il IV° centenario della nascita di Mattia Preti, che hanno fatto conoscere ad un pubblico ancora più vasto Mattia Preti, noto anche come il Cavalier Calabrese.

A Roma - Palazzo Corsini, presso la  Galleria Nazionale d'Arte Antica, di assoluto valore la mostra Mattia Preti: un giovane nella Roma dopo Caravaggio, ideata da Vittorio Sgarbi e da Giorgio Leone, che ha permesso di mettere insieme ben ventidue capolavori provenienti da prestigiose istituzioni europee e italiane: dal Musée des Beaux-Arts di Carcassonne agli Uffizi, dalla Galleria Nazionale di Cosenza alla Pinacoteca di Brera e da alcune collezioni private italiane, londinesi e svizzere.

A Cosenza – Palazzo Arnone, la mostra, a cura di Fabio De Chirico, Giovanni Gasparro versus Mattia Preti, promossa dalla Regione Calabria e dal Segretariato Regionale MiBACT per la Calabria con il coordinamento scientifico del Polo Museale della Calabria, della Galleria Nazionale di Cosenza e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria, ha raffrontato l’arte pittorica di Mattia Preti con quella di un giovane pugliese, appunto Giovanni Gasparro.

A Crotone, Castello Carlo V e a Reggio Calabria – Palazzo Foti, a cura di Nella Mari e di Giuseppe Mantella, è stata proposta l’interessantissima mostra Mattia Preti dipinge San Sebastiano. Promossa dalla Regione Calabria e dal Segretariato Regionale MiBACT per la Calabria con il coordinamento scientifico del Polo Museale della Calabria e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria, l’esposizione ha presentato quattro dipinti raffiguranti San Sebastiano provenienti dalla Galleria Nazionale di Cosenza, dalla chiesa di San Domenico di Taverna, dalla chiesa dell'Immacolata Concezione di Maria, detta di Sarria di Floriana a Malta e dal Museo civico di Taverna.

Al Museo Archeologico di Reggio Calabria la mostra Un ponte tra Calabria e Malta. Il Cavalier Mattia Preti ed il Gran Maestro Gregorio Carafa, a cura di Maria Teresa Sorrenti e Sante Guido, ha riscosso un notevole interesse ed ha aperto nel migliore dei modi le celebrazioni dedicate al grande Maestro calabrese.

Al Museo Diocesano di Oppido Mamertina (Rc)  è stata esposta  «La Santissima Trinità» di Mattia Preti, a cura di Paolo Martino, Stefania Russo e di Sante Guido e Giuseppe Mantella.  Il dipinto, giunto da Malta ed esposto per la prima volta in Italia, fu realizzato nel 1671 per l'altare dedicato a  San Luca nella Chiesa dei Francescani Minori a La Valletta.

A Roccella Jonica, nel convento dei Minimi, sono stati presentati, a cura di Sante Guido, Giuseppe Mantella e Maria Teresa Sorrenti, il dipinto di Mattia Preti San Gregorio taumaturgo ed il ritratto del gran maestro Gregorio Carafa e tesori di committenza Carafa.
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Celebrazioni per il IV° centenario della nascita di Mattia Preti
Segretariato Regionale MiBACT per la Calabria
Direttore: Salvatore Patamia
Addetto stampa: Silvio Rubens Vivone
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Mattia Preti
Protagonista dell’età barocca, Mattia Preti è considerato uno dei massimi esponenti
dell’arte italiana ed europea del XVII secolo. La sua pittura, carica di vivacità
espressiva e di tensione drammatica, si ispira alle atmosfere del Caravaggio e ai
contrasti luministici del Guercino, ma anche alle ardite composizioni e ai colori
della pittura del Veronese o del Tintoretto. Abile nel modulare il proprio linguaggio
in relazione alle diverse richieste della committenza, Preti si rivela capace di
mettere in scena ‘colpi di teatro’ per sontuose rappresentazioni tutte barocche di
carattere pubblico, ma anche perfettamente in grado di comunicare, nel caso di
opere destinate alla devozione privata, un profondo sentimento religioso attraverso
un lessico pacato e intimistico.
Nato nel 1613 a Taverna presso Catanzaro da una famiglia non nobile ma ‘onorata’,
lascia il piccolo centro calabrese agli inizi degli anni ’30 trasferendosi a Roma dove,
nel 1648-49, diviene ‘famiglio’ della potentissima famiglia Pamphilj. La produzione
pittorica di Mattia dei primi anni ’40 si lega alla famiglia Barberini e il 13 novembre
1642, grazie all’intercessione di Papa Urbano VIII, viene ammesso nell’Ordine di
Malta con la carica di Cavaliere d’Obbedienza.
Nominato membro della Congregazione dei Virtuosi del Pantheon nel 1650, l’artista
ottiene le prime importanti commissioni, tra queste, su incarico dei Padri Teatini,
i tre grandi affreschi del coro per la chiesa di Sant’Andrea della Valle a Roma.
Successivamente si stabilisce a Modena alla corte del duca Francesco I d’Este
per la decorazione della chiesa di San Biagio e tornato a Roma esegue per i Padri
Barnabiti gli affreschi della controfacciata della chiesa di San Carlo ai Catinari.
Nel 1653 Mattia arriva a Napoli ove inizia un periodo costellato di successi realizzando
una serie di capolavori assoluti, fra cui gli affreschi della cupola di San Domenico
Soriano e per le porte della città con i santi legati all’epidemia di peste, in gran
parte andati perduti, e il ciclo di tele per San Lorenzo Maggiore. Durante il soggiorno
napoletano Preti riceve un’importante commissione dal Gran Maestro Martin de
Redin per il quale nel 1658 esegue il ritratto di San Francesco Saverio, destinato alla
co-cattedrale di San Giovanni Battista a La Valletta. Nell’estate del 1659 è a Malta
dove realizza importanti capolavori. Nell’autunno inoltrato fa ritorno nella capitale
partenopea che abbandona alla fine del 1660 per recarsi a Roma e a Valmontone
dipinge la Sala dell’Aria nel palazzo Pamphilj, su incarico del principe Camillo.
Il 15 settembre del 1661, con l’impegno di realizzare gratuitamente un complesso
progetto decorativo per la co-cattedrale di San Giovanni Battista a La Valletta, Mattia
Preti si trasferisce definitivamente nell’arcipelago maltese e in cambio ottiene il
titolo di Cavaliere di Grazia. A questo incarico seguono altre committenze pubbliche
e private di grande prestigio che sanciscono la definitiva affermazione del ‘Cavalier
calabrese’ sull’isola.
Fra gli incarichi ricevuti dal Gran Maestro Nicolas Cotoner per diverse chiese maltesi,
la serie di dipinti e la monumentale pala d’altare dell’Immacolata Concezione, per
la chiesa di Sarria a Floriana edificata a seguito della pestilenza che colpì Malta
nel 1676, unico progetto noto di Preti architetto. Nel 1680, con la nomina al sommo
magistero di fra’ Gregorio Carafa, di nobile famiglia calabrese, inizia per Preti un
periodo di importanti commissioni, prima fra tutte l’incarico per il rinnovamento
dell’Oratorio di San Giovanni Battista Decollato, presso la chiesa-conventuale, con il
ciclo di dipinti dedicati alla Passione di Cristo e ai Santi dell’Ordine. Dal Gran maestro
ottiene ancora l’opportunità di dedicarsi alla realizzazione di pale d’altare per la
natia Taverna, opere straordinarie, oggi custodite nelle chiese di San Domenico e
di Santa Barbara.
Nel 1689, all’età di settantasei anni, realizza una grandiosa raffigurazione con il
Martirio di San Lorenzo per la chiesa di Birgu. Negli ultimi anni della sua carriera
dipinge per la cattedrale di Mdina la pala per l’altare maggiore con La Conversione
di San Paolo, il Martirio di San Pietro e il Martirio di San Paolo e numerosi quadri
per il coro e le cappelle laterali realizzati in collaborazione con la bottega. Nel 1689
viene inaugurato il grandioso dipinto murale del catino absidale, eseguito ad olio
su pietra, che illustra il Naufragio di San Paolo a Malta.
Mattia Preti muore a Malta il 3 gennaio 1699 e viene sepolto nella chiesa conventuale
di San Giovanni Battista a La Valletta.
Autoritratto di Mattia Preti
Interno della co-cattedrale di St John
Taverna , chiesa di San Domenico.
Dipinto con San Giovanni Battista e
ritratto di Mattia Preti
Tomba di Mattia Preti a Malta

 

 

Aiutaci a informarti meglio visitando il sito: www.rivista.lagazzettaonline.info   

 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 17 Febbraio 2016 17:35
 

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