Se lo Sporting Locri chiude per troppa dignità |
Notizie - Regione Calabria |
Martedì 29 Dicembre 2015 09:24 |
Minacce contro la squadra femminile. Il presidente: "Io sono pronto a cedere gratuitamente la proprietà della squadra a chi ne voglia avere cura. I conti, del resto, sono a posto" Michel Dessi - ilgiornale.it Balordi in cerca di pubblicità? Sportivi invidiosi della bravura delle calciatrici? La ‘ndrangheta? Quello che sta accadendo a Locri, la città più antica della Magna Grecia, prima colonia ellenica sul territorio italiano e madre di tutte le colonie, è sicuramente molto strano e anômalo. video Chi mai potrebbe avere interesse a spegnere l’entusiasmo e la carriera di un gruppo di ragazze che, contrariamente a quanto si possa immaginare dell’estremo sud, hanno scelto lo sport più maschile per tenersi in forma e collezionare soddisfazioni e vittorie? Fatto sta, che, in questi giorni di festa, il presidente della loro squadra ha ricevuto l’ennesimo avvertimento, questa volta fin troppo esplicito e oltremodo scandaloso, attaccato al finestrino della sua auto. Locri, nella figura del proprio sindaco, Giovanni Calabrese, a piegare la testa non ci sta. E, se l’imprenditore non se la sente più, sarà proprio l’amministrazione comunale a portare avanti l’impegno con tutto il team sportivo e con i sostenitori e i tifosi. A dirla tutta, Locri non aveva necessità di questa ennesima bastonata mediatica. La stampa, di carta, di immagine e di voce è arrivata al galoppo. Perché Locri fa notizia. Da sempre. In questa particolare occasione, però, i dubbi sul mittente restano senza risposta. È possibile che la ‘ndrangheta, impegnata sullo scacchiere economico e malandrino dell’intero pianeta, a detta di tutti occupata nei commerci di armi, stupefacenti, e carne umana si interessi in maniera così insistente e determinata di una piccola equipe sportiva femminile che non solo non fa danno, ma da lustro alla cittadina ionica calabrese? Non è necessario scomodare, probabilmente, nemmeno uno dei grandi studiosi del malaffare organizzato. Il sindaco stesso, intervistato, risponde "la ‘ndrangheta non manda lettere, preferisce spedire proiettili". E il sindaco non sbaglia. Forse. |
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