Banche ed obbligazioni subordinate: risparmiatori azzerati |
Notizie - Regione Toscana |
Venerdì 27 Novembre 2015 18:06 |
Forte lo sconcerto tra gli obbligazionisti che si sono visti sparire i titoli dai propri dossier
Ai risparmiatori incappati nella vicenda, Aduc mette a disposizione una prima valutazione gratuita per verificare se, dalla documentazione analizzata, l'operazione sia stata svolta legittimamente attraverso questa form (SOS ADUC: http://www.aduc.it/info/consulenza.php). "La decisione - spiega Aduc - contenuta nel Decreto varato domenica 22 novembre dal Governo è di azzerare i bond subordinati delle quattro banche "salvate" e quindi Banca Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio e le due Casse di Risparmio di Ferrara e di Chieti". "Il fenomeno non è affatto limitato: parliamo di realtà consolidate sul territorio e di istituti che avevano esteso in maniera anche notevole il proprio raggio di azione. Il valore complessivo delle obbligazioni subordinate azzerate è di ben 788 milioni di euro. In questi giorni si discute quindi ancora di più della nuova normativa UE sui "bail-in" che, in caso di salvataggio di un istituto di credito, impone la "partecipazione", oltre ovviamente degli azionisti, dei creditori a partire dai portatori di strumenti subordinati ed ibridi per poi passare, se necessario, alle normali obbligazioni "senior" ed infine ai depositi per la quota superiore centomila euro per ciascun depositante". Gli strumenti subordinati ed ibridi "Rappresentano un modo per le banche e le assicurazioni di rafforzare il bilancio perché appunto consentono, al verificarsi di determinate condizioni, di non pagare in tutto o in parte le cedole ed anche il capitale. Sebbene amara, la nuova normativa ha una sua logica perché fino ad oggi in Italia hanno pagato i contribuenti tramite la fiscalità generale, ed in una maniera nemmeno tanto nascosta i dirigenti godevano della certezza che qualunque disastro avessero combinato, nessun creditore sarebbe rimasto danneggiato perché alla fine sarebbe intervenuto lo Stato. Si tratta del concetto di "azzardo morale". Il nuovo corso "Prevede invece che in caso di dissesto le banche, ma anche le assicurazioni e gli altri intermediari, debbano danneggiare i propri creditori come qualsiasi altra azienda, senza più chiedere danaro ai contribuenti. Cosa vuol dire? "L'applicazione ai proventi di queste tipologie di titoli del regime fiscale di cui al decreto legislativo 1 aprile 1996, n. 239 consente loro di non essere assoggettati alla ritenuta più elevata prevista per gli strumenti atipici (27% contro l'allora 12,5% per il comune risparmiatore). Si tratta di un'agevolazione al cliente che era un'agevolazione alla vendita di questi strumenti, dato che con aliquota fiscale 27% avrebbero dovuto offrire interessi molto più elevati che gli emittenti si sono invece risparmiati. Dal 1 gennaio 2012, la distinzione è terminata e quindi non vi è più bisogno di beneficiare di questa regola. Riassumendo. "Le banche ma anche le assicurazioni e gli altri intermediari hanno rafforzato i parametri di bilancio emettendo titoli subordinati, li hanno venduti ai clienti quasi sempre senza spiegare cosa fossero e con rendimenti che non ricompensano il rischio, ed hanno pure beneficiato di un regime fiscale favorevole. "Reputiamo che qualche politico, a partire dai firmatari di quel Decreto Legge, vale a dire l'allora Presidente del Consiglio Berlusconi e l'allora Ministro dell'Economia e delle Finanze Tremonti, debba delle spiegazioni alle decine di migliaia di persone che hanno perso quei 788 milioni di cui si parlava all'inizio, a tutti gli obbligazionisti di banche, assicurazioni, ecc. nonché a tutti i contribuenti italiani". fonte: http://www.nove.firenze.it/banche-ed-obbligazioni-subordinate-risparmiatori-azzerati.htm Redazione Nove da Firenze |
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