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Esiti, opportunità e prospettive della convenzione di collaborazione tra Regione Lazio e Università: sinergie per nuovi modelli di governance
(Contratti di Fiume e Contratti territoriali) - 3 dicembre 2015
PROGRAMMA
ORE 14:30 Registrazioni CHECK/IN dei partecipanti.
ORE 15:00 Saluti e presentazione della Consigliera Cristiana Avenali – promotrice della
proposta di legge regionale sui Contratti di Fiume
ORE 15.20 PRESENTAZIONE: arch. Merola Stefano - Il rapporto Regione Lazio - Università
L’opportunità per gli apparati tecnici della Regione di collaborare e supportare l’Università nei
percorsi formativi proposti sia in corsi universitari che in corsi postuniversitari ha costituito
occasione valida e concreta di crescita culturale e professionale, richiedendo e consentendo lo
scambio di conoscenze e di modus operandi propri dei diversi ruoli che l’architetto è chiamato a
svolgere nella società: libero professionista, docente, dipendente pubblico. Nell’ambito di questa
fattiva esperienza di collaborazione tra la Direzione Territorio e l’Università è nata la proposta di
approfondimento dello strumento dei Contratti di fiume, uno strumento del quale la Direzione
Territorio non si è ancora direttamente occupata, ma la cui valutazione richiederà professionalità
interne preparate a coglierne ed apprezzarne le utilità.
ORE 15.40 1° Relatore: prof. arch. Scattoni Paolo - L’Urbanistica nell’Amministrazione
pubblica
La necessità/opportunità irrinunciabile per i professionisti che operano in campo urbanistico di
collaborare/operare sempre più attivamente con organismi internazionali, nazionali, regionali e
locali, interagendo con professionalità diverse, ma tutte orientate a perseguire lo stesso
obiettivo, richiede una formazione tecnico-scientifica-amministrativa sempre più vasta e capace
di comporre in unità nell’atto pianificatorio le diverse esigenze.
ORE 16.10 2° Relatore: arch. Di Giovanni Caterina - Fonti normative e prime attuazioni dei
Contratti di Fiume
Dalle Direttive europee relative sia alla materia ambientale sia alla partecipazione sono derivati
nuovi possibili strumenti per lo sviluppo e la gestione sostenibile del territorio. Tra questi i
Contratti di fiume, già in attuazione in diversi paesi europei e extraeuropei. In Italia, l’assenza di
una specifica normativa statale, ha fatto sì che alcune regioni abbiano ritenuto opportuno
prevedere e disciplinare tali nuovi strumenti attraverso leggi regionali, altre attraverso atti
politici/amministrativi, altre ancora attraverso il loro inserimento nei Piani Urbanistici
Territoriali. Il confronto delle soluzioni sinora operate dà modo di apprezzare la versatilità e le potenzialità di questi strumenti innovativi e partecipati.
ORE 16.50 3° Relatore: prof. ing. Amendola Giuseppe Maria - Il Contratto di Fiume del Tevere
Il Fiume Tevere, che, nel suo corso di oltre 400 Km , interessa 4 Regioni ed oltre 90 Comuni, ha costituito naturalmente occasione di sperimentazione di nuove forme di coordinamento delle iniziative orientate a una salvaguardia del territorio di tipo dinamico, inclusivo, aperto a un futuro non precostituito.. Dall’adesione entusiastica alla proposta di Contratto da parte di istituzioni pubbliche, di associazioni e di numerosi portatori di interesse presenti sul territorio è discesa la sua diversificazione in modalità attuative rispondenti alle specifiche peculiarità di contesto.
ORE 17.40 4° Relatore: ing. Cesari Giorgio – I Contratti territoriali, strumenti di sviluppo partecipato La prima fase sperimentale, nella quale, con il coordinamento dell'Autorità di bacino del fiume Tevere, diverse Regioni, Amministrazioni locali e portatori di interesse si sono impegnati nella proposizione di Contratti Territoriali, ha consentito di portare a maturazione non solo le potenzialità insite in questi nuovi strumenti di gestione sostenibile del territorio e di sviluppo socio economico compatibile con la pianificazione, ma anche di portare alla luce contributi importanti per individuare strumenti di attuazione nel quadro della pianificazione del Distretto dell'Appennino Centrale, ai sensi delle Direttive Quadro (2000/60/CE) e Alluvioni (2007/60/CE). I Contratti Territoriali, unitamente ad altri aspetti e opportunità presenti nella Direttiva europea, oltre che dare maggiore certezza del raggiungimento dei risultati attesi, possono infatti assurgere a costituire proposta di misure per il prossimo aggiornamento (2016-20121) della pianificazione distrettuale.
ORE 18.30 Conclusioni
ORE 18.40 Dibattito - quesiti
ORE 19:00 Registrazioni CHECK/OUT dei partecipanti.
Fonte: Giuseppe Maria Amendola
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