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Notizie - Eventi
Mercoledì 11 Novembre 2015 18:20

Triennale, Italia
Ennesima - Una mostra di sette mostre sull'arte italiana
A cura di Vincenzo de Bellis

Direzione artistica: Edoardo Bonaspetti,
Curatore Triennale Arte
26 novembre 2015 – 6 marzo 2016
Inaugurazione: 25 novembre 2015

Dal 26 novembre 2015 al 6 marzo 2016 la Triennale di Milano presenta
Ennesima. Una mostra di sette mostre sull'arte italiana, a cura di
Vincenzo de Bellis. Non “una” mostra sull’arte italiana ma, letteralmente,
“una mostra di mostre” che, attraverso sette percorsi, cerca di esplorare gli
ultimi cinquant’anni di arte contemporanea in Italia raccogliendo più di
centoventi opere di oltre settanta artisti dall’inizio degli anni Sessanta ai
giorni nostri, in un allestimento che si estende sull’intero primo piano
della Triennale di Milano.
Il titolo prende ispirazione da un'opera di Giulio Paolini, Ennesima (appunti
per la descrizione di sette tele datate 1973), la cui prima versione è
suddivisa in sette tele. Da qui il numero di progetti espositivi in cui si
articola la mostra di de Bellis per la Triennale: sette mostre autonome,
intese come appunti o suggerimenti, che cercano di esplorare differenti
aspetti, collegamenti, coincidenze e discrepanze, nonché la grammatica
espositiva della recente vicenda storico-artistica italiana. Sette ipotesi di
lavoro grazie alle quali leggere, rileggere e raccontare l'arte italiana anche
attraverso l'analisi di alcuni dei formati espositivi possibili: dalla mostra
personale all'installazione site-specific, dalla collettiva tematica alla
collettiva cronologica, dalla collettiva su uno specifico movimento alla
collettiva su un medium fino alla mostra di documentazione. Non un
unico progetto che cerchi a tutti i costi connessioni tematiche o stilistiche,
cronologiche o generazionali, bensì una piattaforma che provi a ipotizzare la
compresenza di questi formati e di altri possibili, per raccontare uno
spaccato degli ultimi cinquant'anni di produzione artistica.
Il percorso di Ennesima inizia così con la collettiva tematica dal titolo Per
la scrittura di un'immagine, focalizzata sull’analisi della centralità
dell’iconografia nella produzione artistica italiana dagli anni Sessanta a
oggi, per proseguire con la mostra collettiva su un movimento artistico
intitolata L'immagine della scrittura: Gruppo 70, poesia visuale e ricerche
verbo-visive e dedicata alla Poesia Visiva, e ancora con Alessandro Pessoli:
Sandrinus, il tutto prima delle parti, la prima mostra personale dell’artista
in un’istituzione pubblica italiana. Snodo centrale del percorso è la mostra
collettiva su un medium: La performance dal tempo sospeso: il tableau
vivant tra realtà e rappresentazione, che si concentra sulla performance,
con l’obiettivo di presentare un'analisi del suo sviluppo attraverso un focus
sul sottogenere del tableau vivant, a cui segue L’archivio corale: lo Spazio
di via Lazzaro Palazzi, l’esperienza dell’autogestione e AVANBLOB,
mostra di documentazione che a venticinque anni di distanza rende omaggio
alle attività del gruppo di artisti attivi a Milano proponendo un primo
tentativo di storicizzazione. Conclude il percorso 2015: tempo presente,
modo indefinito, mostra collettiva generazionale che ruota attorno a una
selezione di artisti nati tra la metà degli Anni Settanta e Ottanta. L’intero
allestimento è infine costellato di interventi site-specific in punti cruciali
del percorso espositivo, raccolti sotto il titolo di Qui, ora e altrove: Site-
Specific e dintorni, che si inseriscono in maniera trasversale rispetto alle
altre sei mostre.
Sette tentativi, dunque, sette suggerimenti, sette possibili analisi e
interpretazioni dell'arte italiana contemporanea: in questo modo Ennesima
privilegia, rispetto a una visione univoca, delle prospettive multiple che,
come tali, nella loro parzialità possono essere considerate un campionario di
approcci diversi all'arte contemporanea. Gli spazi del primo piano della
Triennale verranno dunque suddivisi secondo un preciso percorso,
attraverso il quale visitatore sarà guidato alla scoperta delle sette mostre che
potranno così essere percepite come autonome e autosufficienti, ma anche
come parte di una visione più ampia che le comprende tutte.
Partendo da questa sua natura “plurale”, nata dallo studio e dall’analisi di
grandi rassegne recenti e meno recenti alle quali, in vari modi – dalla
citazione alla reazione – vuole rendere omaggio, il progetto si configura
dunque come una meta-mostra: una mostra che riflette su se stessa, sulla
pratica espositiva e sui meccanismi che ne regolano il funzionamento, e che
svela nel suo stesso impianto sia la grammatica che ha portato a certe scelte
sia, al contempo, la totale soggettività delle stesse, delineando così un
affresco composito del sistema contemporaneo italiano nelle sue diverse
specificità.
Artisti:
Vincenzo Accame, Vincenzo Agnetti, Alessandro Agudio, Mario Airò,
Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò, Francesco Arena, Stefano
Arienti, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Vanessa Beecroft,
Alighiero Boetti, Monica Bonvicini, Lupo Borgonovo, Ugo Carrega,
Elisabetta Catalano, Maurizio Cattelan, Giuseppe Chiari, Francesco
Clemente, Roberto Cuoghi, Danilo Correale, Gino De Dominicis, Patrizio
Di Massimo, Luciano Fabro, Lara Favaretto, Vincenzo Ferrari, Linda
Fregni Nagler, Giuseppe Gabellone, Alberto Garutti, Francesco Gennari,
Paolo Gioli, Massimo Grimaldi, Adelita Husni-Bey, Emilio Isgrò, Jannis
Kounellis, Ketty La Rocca, Gruppo di via Lazzaro Palazzi (Mario Airò,
Enzo Buonaguro, Matteo Donati, Stefano Dugnani, Giuseppina Mele,
Chiyoko Miura, Liliana Moro, Andrea Rabbiosi, Bernhard Rüdiger,
Antonello Ruggieri, Adriano Trovato, Massimo Uberti, Francesco
Voltolina), Marcello Maloberti, Lucia Marcucci, Nicola Martini, Fabio
Mauri, Mario Merz, Marisa Merz, Eugenio Miccini, Luca Monterastelli,
Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Alek O., Martino Oberto, Luigi
Ontani, Luciano Ori, Giulio Paolini, Pino Pascali, Diego Perrone,
Alessandro Pessoli, Lamberto Pignotti, Vettor Pisani, Michelangelo
Pistoletto, Paola Pivi, Luigi Presicce, Carol Rama, Pietro Roccasalva,
Andrea Romano, Gianni Emilio Simonetti, Rudolf Stingel, Santo Tolone,
Franco Vaccari, Francesco Vezzoli, Luca Vitone.
Nell'idea di far convergere all’interno della mostra tutti i filoni di ricerca
operati sull'arte italiana degli ultimi cinquant'anni, Ennesima comprenderà
anche un programma pubblico di video screening, performance,
conferenze e talk legati ai temi della mostra che coinvolgerà tra le altre,
anche le esperienze editoriali – case editrici e magazine – che
rappresentano uno degli aspetti più interessanti del sistema dell'arte italiano
dell’ultimo decennio.
Ennesima sarà accompagnata da una pubblicazione in sette libri e da una
guida-catalogo a cura di Vincenzo de Bellis ed edita da Mousse
Publishing, che rispecchierà la divisione in sette parti della mostra e sarà
arricchita da contributi, saggi e testi critici inediti, commissionati per
l’occasione, a curatori e critici italiani delle ultime generazioni, che negli
ultimi anni si sono distinti sia a livello nazionale che internazionale: Cristina
Baldacci, Lorenzo Benedetti, Barbara Casavecchia, Laura Cherubini,
Vincenzo de Bellis, Eva Fabbris, Luigi Fassi, Francesco Garutti,
Massimiliano Gioni, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto, Francesco
Manacorda, Simone Menegoi, Paola Nicolin, Allegra Pesenti, Andrea
Pinotti, Alessandro Rabottini, Letizia Ragaglia, Nicola Ricciardi, Alberto
Salvadori, Marco Scotini, Andrea Viliani, Elena Volpato, Giorgio
Zanchetti.

Ennesima
Una mostra di sette mostre sull'arte italiana
A cura di Vincenzo de Bellis
Direzione artistica: Edoardo Bonaspetti, Curatore Triennale Arte
26 novembre 2015 – 6 marzo 2016
Conferenza Stampa: 25 novembre, ore 11.30
Inaugurazione: 25 novembre, ore 19.00
La Triennale di Milano
Ufficio Comunicazione e Relazioni Media
tel. 02 72434247
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6
20121 Milano
T. +39 02 724341

www.triennale.org

Ennesima
Il percorso in dettaglio

1. Per la scrittura di un'immagine
Format: mostra collettiva tematica
Il percorso di Ennesima inizia con la mostra collettiva tematica, Per la
scrittura di un'immagine, che tenta di raccontare una – possibile e parziale –
storia recente dell’arte contemporanea italiana attraverso l’analisi
dell’importanza che in essa ha avuto e ha l'immagine, o meglio l’iconografia
– letteralmente intesa come “scrittura” di un'immagine. Partendo
dall’assunto secondo cui dietro a un’immagine si cela non solo la tensione
creativa essenziale per concepirla, ma anche la capacità tecnica e la
conoscenza di codici necessari per realizzarla, la mostra mette insieme oltre
venti artisti di generazioni diverse che, dagli anni Sessanta a oggi, in
contesti profondamente differenti e in modi del tutto personali, hanno
manifestato la volontà di costruire un personale immaginario attraverso
specifiche tecniche che si legano, intrinsecamente e inscindibilmente, al
risultato ricercato.
2. L'immagine della scrittura: Gruppo 70, poesia visuale e ricerche
verbo-visive
Format: mostra collettiva su un movimento artistico
L'immagine della scrittura: Gruppo 70, poesia visuale e ricerche verbovisive
è una mostra dedicata alla Poesia Visiva, a oltre cinquant’anni dalla
nascita del movimento d’avanguardia, tra i più rilevanti del secondo
Novecento italiano, e soprattutto a quel nucleo di artisti fiorentini a cui tale
espressione è associata: il Gruppo 70. Per raccontare il clima di
sperimentazione che negli anni Sessanta e Settanta ha fatto convergere le
ricerche tra linguaggio verbale e arte visiva, questa rassegna non si limita al
solo ambiente fiorentino, ma abbraccia alcune esperienze di artisti di area
lombardo-ligure che si inseriscono nel più ampio contesto della poesia
visuale e si estende alle attitudini concettuali, con alcuni nomi di spicco che
hanno attuato un efficace incontro-scontro tra immagine e parola.
3. Alessandro Pessoli: Sandrinus, il tutto prima delle parti
Format: mostra personale
La mostra personale Sandrinus, il tutto prima delle parti è il terzo format
espositivo del percorso di Ennesima e offre un’essenziale visione d’insieme
sull’opera di Alessandro Pessoli, uno degli esponenti più singolari delle
ultime generazioni di artisti italiani. Convinto delle possibilità della pittura e
delle sue derive verso altri mezzi espressivi, l’artista ha sottoposto il mezzo
pittorico a frequenti revisioni strutturali e teoriche, confrontandosi da un lato
con iconografie e forme del passato e dall’altro con un immaginario pop.
Per raccontare le sfumature della sua ricerca, questa mostra riunisce una
serie eterogenea di lavori: dai disegni dei primi anni Novanta – che portano
in nuce molti dei tratti fondamentali della sua produzione successiva – alle
interpretazioni pittoriche vagamente classiciste dei primi 2000, fino alle più
recenti sperimentazioni con le ceramiche decorate e i dipinti in stop-motion.
4. La performance dal tempo sospeso: il tableau vivant tra realtà e
rappresentazione
Format: Mostra collettiva su una tecnica / medium
La performance dal tempo sospeso: il tableau vivant tra realtà e
rappresentazione si pone come una pausa nel flusso espositivo di Ennesima.
La mostra si concentra su un medium specifico, la performance, con
l’obiettivo di presentare un'analisi del suo sviluppo attraverso un focus di un
sottogenere, il tableau vivant – forma di rappresentazione dove attori o
figuranti diventano i protagonisti di un quadro vivente, secondo precisi
meccanismi di immedesimazione e interpretazione. I loro corpi immobili si
collocano a metà tra l’arte pittorica e teatrale, tra scultura e fotografia. Oltre
a mettere in luce eredità e sinergie tra diverse generazioni, la mostra mira a
sottolineare e ad esplorare una fondamentale dicotomia emersa nel corso
degli ultimi cinquant'anni anni, quella tra performance dal vivo e
performance “mediata” da altri mezzi espressivi e media artistici.
5. L’archivio corale: lo Spazio di via Lazzaro Palazzi, l’esperienza
dell’autogestione e AVANBLOB
Format: Mostra di un archivio
Il quinto format espositivo che viene indagato è quello della mostra di
documentazione o display di un archivio. Nel 1989 alcuni artisti diplomatisi
all’Accademia di Brera con Luciano Fabro fondano la rivista
“Tiracorrendo” e prendono in affitto due stanze in via Lazzaro Palazzi. Qui
danno vita a uno spazio indipendente e autogestito dove condividono idee,
organizzano mostre, invitano altri artisti a collaborare senza tralasciare
occasioni espositive esterne come quella che nel 1990 porta alla
realizzazione di Avanblob, un’installazione-ambiente con dodici opere sitespecific,
presso la Galleria Massimo De Carlo. A venticinque anni di
distanza, questa mostra è un omaggio alle attività del gruppo, ma anche un
primo tentativo di storicizzare quell’esperienza attraverso la ricostruzione di
Avanblob e la creazione di un archivio ex novo. Una timeline con immagini
e testi ripercorre le mostre più importanti del gruppo, dal 1987 al 1994;
mentre alcuni iPad e tavoli-teche mostrano i nove numeri di “Tiracorrendo”,
documenti inediti, foto e oggetti ricordo.
6. 2015: tempo presente, modo indefinito
Format: mostra collettiva generazionale
2015: tempo presente, modo indefinito adotta il format espositivo della
collettiva generazionale e raccoglie lavori inediti di una mirata selezione di
artisti nati tra la metà degli anni Settanta e Ottanta. Il fattore temporale –
quello biografico della data di nascita degli artisti e quello cronologico delle
opere, realizzate tutte nel 2015 – fornisce le coordinate per tracciare una
mappatura dello stato dell’attuale ricerca artistica in Italia. Ne emerge
un’evidente eterogeneità, nella scelta delle tecniche e dei linguaggi utilizzati
e negli approcci teorici, che preclude ogni possibilità di categorizzazione a
priori.
7. Qui, ora e altrove: Site-Specific e dintorni
Format: interventi site-specific
Inserendosi in maniera trasversale rispetto alle altre sei mostre, Prima,
Durante e Dopo mira a indagare un ulteriore format espositivo, l'intervento
site-specific, espressione inglese utilizzata per definire interventi artistici
volutamente pensati e realizzati in (e per) un dato luogo. Qui, ora e altrove,
in accordo con lo spirito che anima l’intero progetto di Ennesima, non
ambisce a ripercorrere la filologia o la storia della site-specificity o a
proporre un compendio di opere che rientrerebbero in tale categoria. La
mostra vuole piuttosto investigarla nella sua accezione più ampia attraverso
il lavoro di quattro artisti che si sono più volte confrontati con questa
metodologia operativa, e che sono stati invitati a intervenire in punti cruciali
del percorso espositivo: l’inizio e la fine della mostra e tutti i passaggi tra le
diverse sezioni di cui si compone Ennesima.

Aiutaci a informarti meglio visitando il sito:www.rivista.lagazzettaonline.info  

 

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