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'Senza maggioranza elezioni solo per Camera' PDF Stampa E-mail
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Notizie - Politica
Domenica 14 Novembre 2010 12:15
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Così Berlusconi. Fli: escamotage per tranquillizzare senatori incerti, si dimetta.

MILANO - "Se ci dovesse essere una fiducia che non c'é alla Camera, benissimo, si andrà a votare per la Camera stessa". Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente dal suo ufficio romano a una convention del Pdl in corso a Milano.

"Noi andremo - ha aggiunto - avanti al Governo con la fiducia che, sono sicuro, avremo al Senato e, credo, anche alla Camera".

Gli italiani ''sono per il 60% con Silvio Berlusconi'' ha detto il premier. ''Non leggete i giornali - ha detto ai partecipanti - che fanno pubblicita' a una politica partitocratica che ragiona o sragiona come se gli elettori non esistessero. Ma esistono, e sono per il 60% con Silvio Berlusconi''.

''E' una cosa indegna avere una tv pubblica di questo tipo'': cosi' Berlusconi ha concluso il suo intervento telefonico. ''La maggioranza degli italiani è con noi - ha detto il premier - e non si lascia turlupinare dai programmi Tv offensivi che paghiamo tutti noi. E' una cosa indegna avere una tv pubblica di questo tipo''.

BOCCHINO, NO A SCIOGLIMENTO CAMERA, PREMIER SI DIMETTA - ''L'ipotesi del solo scioglimento della Camera in caso di sfiducia e' un escamotage che ha il solo obiettivo di tranquillizzare quei senatori pronti a sostenere un percorso di responsabilita' che eviti al Paese l'ennesima campagna elettorale''. Cosi' il capogruppo di Fli alla Camera Italo Bocchino commenta le parole di Berlusconi e ribadisce che sarebbe opportuno che il governo si dimettesse.

"Se la risposta di Berlusconi a una crisi di governo ormai conclamata - aggiunge Bocchino - è questa c'é da preoccuparsi seriamente per le istituzioni e per la soluzione dei problemi degli italiani. Restiamo convinti che sarebbe opportuna una scelta nell'interesse dell'Italia, con le dimissioni del governo e l'avvio di un percorso virtuoso che richiami tutte le forze politiche alla responsabilità verso i cittadini".

 

FRATTINI: FERMEREMO GUASTATORI ANTI SILVIO - Il redde rationem è arrivato, per 'colpa di una banda di guastatori composta da Bersani e da Di Pietro e che ha lavorato con la connivenza di una piccola pattuglia finiana'. E' quanto sostiene il ministro degli Esteri Franco Frattini che annuncia tempi rapidi per la fiducia dopo la Finanziaria. 'In Senato si può fare in 8-9 giorni', spiega. In attesa dell'approvazione della legge sul patto di stabilità che andrà in aula alla Camera da martedì prossimo c'é attesa per le prossime mosse di maggioranza e opposizione voto. Ieri clima di grande intesa mostrato da Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli con l'ipotesi di una mozione di sfiducia al governo autonoma da quella di Pd e Idv. Domani il Fli dovrebbe annunciare l'uscita della sua delegazione  dal governo. Intanto oggi a Milano manifestazione promossa dal Pdl 'Dalla parte del cavaliere', con i ministri La Russa, Gelmini e Brambilla

MANOVRA E POI VERIFICA, SINTONIA GOVERNO-COLLE - Il presidente del Consiglio intende evitare nella maniera piu' assoluta 'traumi istituzionali' per questo, nell'interesse prioritario del Paese, attendera' l'approvazione della Finanziaria in Parlamento. Poi, prima al Senato e quindi alla Camera, fara' le sue comunicazioni mantenendo, secondo quanto si apprende in ambienti della maggioranza, il punto sulla volonta' di proseguire con l'attuale governo. Quindi, nessun passo indietro. Se vogliono un'altra soluzione rispetto all'attuale esecutivo - e' sempre il ragionamento del presidente del Consiglio - provino a sfiduciare la compagine di governo assumendosene la responsabilita'.

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha inviato questa mattina al Presidente del Senato Renato Schifani e al Presidente della Camera Gianfranco Fini una lettera nella quale rappresenta la sua intenzione di ''rendere comunicazioni presso il Senato della Repubblica sulla situazione politica - anche alla luce del preannunciato ritiro della componente di Futuro e Liberta' per l'Italia dal Governo da me presieduto - immediatamente dopo la definitiva approvazione della Legge di stabilita' e del bilancio dello Stato''. Dopo il voto del Senato, la verifica si spostera' alla Camera. Nella lettera, Berlusconi spiega che l'approvazione della Finanziaria rappresenta un adempimento ''la cui inderogabile necessita' ai fini di una positiva stabilizzazione del nostro quadro economico e finanziario e' stata da piu' parti, anche in modo estremamente autorevole, sottolineata''. ''Su tali comunicazioni - prosegue la lettera del Premier - il Governo ha intenzione di verificare il permanere del rapporto di fiducia da parte del Senato e, immediatamente dopo, da parte della Camera dei deputati''. ''La richiesta che avanzo - aggiunge il Presidente del Consiglio - tiene naturalmente conto del fatto che le mie ultime comunicazioni sulla situazione politica - con relativa richiesta del voto di fiducia - vennero da me rese in data 29 settembre prima presso la Camera dei deputati e quindi, il giorno successivo, presso il Senato della Repubblica''.

FINI: USCIRE DA PING PONG COLPE,POLITICA GUARDI PIU' IN LA' - ''Occorre uscire dal ping pong delle reciproche colpe. L'Italia merita qualcosa di piu' di quello che quotidianamente accade''. E' uno dei passaggi dell'intervento del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, al convegno dei Liberaldemocratici sui 150 anni dell'Unita' d'Italia. ''La nostra politica senza eccezioni, e non voglio fare polemiche, nella migliore delle ipotesi si concentra sul presente'', ha aggiunto il presidente Fini. ''Usa spesso lo specchietto retrovisore - ha osservato - raramente guarda davanti a se' e raramente si confronta con le novita' ''. Di qui, secondo Fini, la necessita' che la politica ''guardi al di la della punta del proprio naso - ha detto - per cercare di sentire il polso del Paese. Solo cosi' - ha concluso - e' possibile dare alla politica una dimensione piu' alta''.
 
COLLE, DA GOVERNO SINTONIA SU PRIORITA' FINANZIARIA - A quanto si apprende al Quirinale si ritiene che le dichiarazioni venute da diverse fonti confermano, in sintonia con il richiamo espresso dal Presidente della Repubblica, che il Governo e tutte le forze politiche convengono sulla necessità di dare la precedenza alla necessaria approvazione della Legge di stabilità e del Bilancio in entrambi i rami del Parlamento per affrontare subito dopo la crisi politica. D'altronde ci si regolò analogamente nelle vicende di fine anno 1994.

 'UNA MOZIONE DI SFIDUCIA CI SARA' -  'Una mozione di sfiducia ci sara'''. Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, risponde cosi', a margine del convegno dei Liberaldemocratici sui 150 anni dell'unita' d'Italia, ai giornalisti che gli chiedono se anche l'Udc presentera' una mozione di sfiducia nei confronti del Governo ''prima pero' - ha aggiunto - bisogna approvare la legge Finanziaria'.  ''Prove di terzo polo? Sara' il primo, non vorrete mica classificarci gia' al terzo posto''. Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini , risponde con questa battuta ai giornalisti che gli chiedono se la sua presenza insieme a Gianfranco Fini e Francesco Rutelli ad un convegno dei Liberaldemocratici sui 150 anni dell'unita' d'Italia sia in realta' l'anticipazione di una futura alleanza. ''Primo polo? Sono d'accordissimo'', replica Rutelli entrando nella sala congressi di Confcooperative, a Roma, dove si svolge il convegno.

NECESSARIO STIPULARE PATTO PER LA NAZIONE - ''C'e' la necessita' di stipulare un patto per la nazione, in nome dei valori della storia e del futuro che vogliamo dare all'Italia''. E' uno dei passaggi dell'intervento del leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini , al convegno dei Liberaldemocratici sui 150 anni dell'unita' d'Italia. ''Occorre mettere da parte i personalismi e le rivendicazioni personale - ha aggiunto
Casini - e stipulare un patto per la nazione in grado di ricostruire il tessuto di questa Italia'
 
 BONAIUTI: BERLUSCONI VUOLE SI' SU FINANZIARIA, POI PARLA - ''Il Presidente del Consiglio e' rientrato dal vertice G20 di Seoul con le idee ben chiare sul percorso politico che ci attende, ma si astiene dall'esprimere giudizi sulla situazione per un motivo molto semplice: quello di tutelare la stabilita' dell'Italia di fronte ai rischi connessi alle nuove turbolenze sui mercati internazionali. Quando Camera e Senato nei prossimi giorni avranno definito i tempi per l'approvazione della legge Finanziaria, sono certo che il Presidente Berlusconi fara' conoscere con chiarezza agli italiani le sue valutazioni e le sue decisioni''. E' quanto si legge in una nota del portavoce di Silvio Berlusconi Paolo Bonaiuti. Oggi giro di incontri a Palazzo Grazioli dove il premier ha ricevuto il sottosegretario Letta e il ministro della Giustizia, Alfano, il sottosegretario Bonaiuti e il presidente dei deputati del Pdl, Cicchitto.
 
MICCICHE' A P.GRAZIOLI, BERLUSCONI IN FORMA COME '94 - ''L'ho ritrovato in grandissima forma. Ero impaurito, ma oggi l'ho trovato in piena forma come nel '94''. Cosi' Gianfranco Micciche', sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e leader di Forza del Sud, lasciando Palazzo Grazioli , descrive ai cronisti lo stato d'animo del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, cui ha fatto visita questa mattina. L'incontro e' durato circa un'ora ed oltre a Micciche' vi hanno preso parte i deputati del Pdl Giuseppe Fallica, Marco Pugliese e Giacomo Terranova. A PalazzoGrazioli era presente anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che pero' non ha preso parte alla riunione. ''Forza del Sud puo' fare da terza gamba. Berlusconi e' convinto della nostra posizione e ci ha detto di andare avanti con questo movimento che gli piace. Forza del Sud puo' essere non contro ma fare da contraltare alla Lega Nord e Berlusconi puo' essere un mediatore tra il nord e il sud perche' e' un uomo del nord ma ama il sud'', ha detto Micciche'.
 
 BERSANI, OK SFIDUCIA DOPO FINANZIARIA MA NO MELINA -  ''Adesso c'e' la mozione di sfiducia e dicono: 'no, c'e' la finanziaria, e voi volete farla saltare'. non e' cosi lo voglio dire: noi siamo dispostissimi a far votare in Parlamento la sfiducia dopo la finanziaria a condizione che il centro destra non faccia melina sulla legge di stabilita'''. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, durante una manifestazione a Roma.''Garantiamo - ha sottolineato Bersani - tempi rapidi ma non si inventino una melina perche' sarebbero loro gli irresponsabili''.

MARONI, LUNEDI' INCONTRIAMO BERLUSCONI - ''Lunedi' avremo l'incontro con il presidente del Consiglio e vedremo cosa succedera'''. Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni a margine di un convegno sulla sicurezza organizzato dalla Lega in Comune a Milano, parlando delle dimissioni che lunedi' prossimo presenteranno i ministri che hanno aderito a Futuro e Liberta'.

SCHIFANI:  ITALIA CHIEDE GOVERNABILITA'

- ''L'Italia chiede governabilita', sicurezza di prospettive, certezza di scelte, attuazione del programma elettorale. Contrasti, inutili contrapposizioni, ostacoli possono e devono essere rimossi perche' rallentano la crescita e lo sviluppo del nostro Paese''. Lo ha detto il Presidente del Senato, Renato Schifani, a Cuneo per le celebrazioni dei 150 anni della Provincia di Cuneo.

''I cittadini - ha detto Schifani- sono stanchi di tante tensioni e discussioni che non sentono proprie e sono lontane dai loro bisogni.
 
VELTRONI, SOLO NEMICO ITALIA PUO'PENSARE A VOTO - ''I dati dell'economia italiana sono preoccupanti e in questa situazione di allarme puo' avere l'idea di andare a elezioni anticipate solo chi e' nemico dell'Italia''. E' quanto afferma, in un'intervista a Sky tg24, Walter Veltroni (Pd), secondo il quale e' necessario un governo di transizione che affronti i nodi della legge elettorale, ''una legge anomala, che va cambiata'' sottolinea Veltroni, e si occupi dell'emergenza finanziaria e della situazione sociale del paese.
 
FRANCESCHINI, ENTRO L' ANNO GOVERNO DI TRANSIZIONE - ''Il governo non c'e' piu': bisogna andare avanti e prepararci in fretta a fare un governo di transizione e impedire che si torni a votare con questa legge elettorale. Io penso che entro l' anno questo nuovo governo ci sara' gia'''. Lo sostiene il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini, intervenuto a Rimini all' assemblea del Pd dell' Emilia-Romagna.(ANSA)
 

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