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Tarantoli (Silb-Fipe): “Ok la proposta, ma prima sediamoci intorno a un tavolo per definire le regole”

Dopo anni di tribolazione da parte dei residenti costretti a convivere con il traffico notturno, con bicchieri e bottiglie abbandonati sul portone di casa trasformato a seconda dei casi in Vespasiano o lavatoio, all'orizzonte di firenze si profila una soluzione che trova sempre più consensi: la delocalizzazione.

La Movida in centro storico non ci sta: questo il risultato tecnico-logistico dopo anni di Patti e di Accordi tra categorie ed istituzioni, di incontri e di ascolto e di "sensibilizzazione" tra guardie private e controlli mirati con ordinanze restrittive, valutazioni politiche e sociali.

Non si tratta propriamente di arginare il fenomeno quanto spostare interamente la zona rossa in un luogo della città sino a ieri zona verde, verde non proprio rigoglioso, ma almeno urbanisticamente verde.
Nei piani di Palazzo Vecchio quella che potrebbe apparire come una ghettizzazione della vita notturna, dove certo la vita notturna non è mai mancata, si chiama oggi "Rilancio delle Cascine".

Esultano i residenti, non tutti per la verità, alla sola idea di poter avere strade e vicoli vuoti e silenziosi. Chi non esulta si preoccupa che l'assenza di "Vita" possa comportare un abbandono con conseguente aumento dell'insicurezza percepita e reale.

Ma l'idea piace alle categorie economiche? “Bene la delocalizzazione per arginare il problema Movida e rilanciare le Cascine: sediamoci subito tutti attorno a un tavolo per definire le regole e condividere idee” così il vicepresidente Silb-Fipe Firenze Riccardo Tarantoli che apre alla proposta di Palazzo Vecchio.
“Tutto deve viaggiare su un doppio binario: da una parte un laboratorio di idee per mettere a punto i programmi degli eventi, dall’altra un ‘tavolo delle regole’. A nostro avviso la priorità per allestire gli spazi alle Cascine andrebbe data agli operatori del centro. Centro storico che, ovviamente, non va svuotato. Noi siamo d’accordo a dar vita ad un cartellone di eventi culturali. Siamo insomma pronti a fare la nostra parte, in una organizzazione rapida e snella dove tutto deve avvenire in modo modo chiaro e trasparente”.

Ai residenti fischiano le orecchie: vista la reazione degli esercenti il rischio di Firenze potrebbe essere quello di avere una doppia vita notturna.
Locali in centro ed eventi collaterali alle Cascine, magari nell'area dell'Anfiteatro, oppure sotto la Ruota Panoramica.

Antonio Lenoci

Fonte: http://www.nove.firenze.it/movida-a-firenze-problema-risolto-con-lo-spostamento-alle-cascine.htm