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UNA “BRICIOLA” DI RUSSIA IN SVIZZERA PDF Stampa E-mail
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Notizie - Curiosità
Martedì 18 Novembre 2014 16:03
Mini enclave (senza ambizioni… separatiste ma semplicemente storiche) nella Gola della Schöllenen, in ricordo dei russi caduti in battaglia al comando del generale Aleksandr Vasil’evič Suvorov
 
            La Russia ha la sua… finestra sul cortile in Svizzera. E non è in prestito e nemmeno in affitto. È suo possedimento legittimo e storico. Non è un territorio vero e proprio, semmai una piccola enclave, anzi, un cammeo monumentale, eretto dai russi nel 1899 nella Gola della Schöllenen, a lato della strada che collega Andermatt a Göschenen e denominato Suworow-Denkmal, voluto ad perpetuam rei memoriam (a perenne ricordo dell'avvenimento), in riferimento ai caduti russi in battaglia e, appunto, al generale Aleksandr Vasil’evič Suvorov (Mosca, 24 novembre 1729 – San Pietroburgo, 18 maggio 1800. Venne sepolto nella Chiesa dell'Annunciazione, nel Monastero di Aleksandr Nevskij. Per suo espresso volere, sul sepolcro venne semplicemente indicato: “Qui giace Suvorov”).
            Il monumento fu costruito su iniziativa del principe Golitsyn che se ne assunse anche l’intero costo. Inizialmente l’intenzione venne respinta dalle autorità svizzere perché un omaggio al generale russo avrebbe costituito un ricordo storico del passaggio di truppe straniere attraverso la Svizzera. Ma, in ogni caso, non s’opposero all’edificazione di un’opera nel rispetto dei soldati russi che perirono nella campagna svizzera. Lucerna, capitale e capoluogo dell’omonimo cantone, pare senza nemmeno informare le autorità confederali, decise di cedere alla Russia il terreno su cui, nell’arco di tre anni, sorse il manufatto. Da allora quel granello di Svizzera è territorio russo ed è stato visitato anche dallo stesso Dmitrij Anatol’evičMedvedev, in visita di Stato nel 2009 in quanto presidente della Federazione russa.   
In… soldoni, si tratta d’appena 495 metri quadri visibili e raggiungibili dal Ponte del Diavolo (Teufelsbrücke), all’uscita da Andermatt, un comune del Canton Uri (1.351 abitanti) ubicato nella Valle d’Orsera, all’incontro delle strade che portano a ben tre strategici passi alpini: del San Gottardo (verso il Canton Ticino), della Furka (tra il Canton Uri e l’Alto Vallese) e dell’Oberalp (tra il Canton Uri ed il Cantone dei Grigioni). Quello del San Gottardo è il passo storicamente più rilevante tra i tre citati, perché considerato, particolarmente in tempi trascorsi, passepartout per l’Italia per nordeuropei, soprattutto tedeschi. L’importanza del valico è scemata con la messa in funzione del tunnel ferroviario del Gottardo nel 1881 e, nel 1980, della galleria stradale omonima. Il transito attraverso Andermatt del poeta, scrittore e drammaturgo tedesco Johann Wolfgang von Goethe (Frankfurt am Main, 28 agosto 1749Weimar, 22 marzo 1832) è stato sancito da un’epigrafe apposta in un albergo locale. A sua volta, la casa del centro della stessa località in cui dormì una notte il generale Suvorov ha assunto funzioni di museo.
Il “lascito” svizzero alla Russia del pezzo di terra è dovuto ad obblighi di riconoscenza per i caduti russi nel corso della battaglia combattuta il 25 settembre 1799 tra i ranghi della coalizione, comandati dal generale Aleksandr Vasil’evič Suvorov (a volte traslitterato dal russo come Suvarov o Suvarof od ancora Suworow) e le truppe napoleoniche condotte dal generale Claude Jacques Lecourbe. Infatti, in seguito ai vittoriosi combattimenti nell’Italia settentrionale, il 24 settembre di quell’anno il generale Suvorov proseguì in direzione del Gottardo con l’intenzione d’aggregarsi alle formazioni nei pressi di Zurigo. Battutisi strenuamente nella Gola della Shöllenen, tra i comuni di Göschenen a nord e di Andermatt a sud, un paio di giorni dopo arrivò ad Altdorf, principale città del Canton Uri, dove i russi furono costretti a fermarsi perché i francesi s’erano impossessati e trasportato altrove le imbarcazioni disponibili a Flüelen, comune del Canton Uri sul Lago dei Quattro Cantoni. Di conseguenza, Suvorov, vistasi sbarrata la strada per Zurigo, il 27 settembre 1799 ordinò ai suoi uomini di ritirarsi verso Bürglen, sempre nel Canton Iuri, passando per il Passo del Kinzig (2.073 m) e con meta Muotathal, comune del Canton Svitto.
I 22mila soldati arrancarono faticosamente dapprima per superare il Passo del Kinzig, continuando attraverso il Passo del Pragel (tra il Canton Svitto ed il Canton Glarona), che collega Muotathal a Netstal e che scollina ad un’altitudine di 1.548 m s.l.m. ed il Passo di Panix (2.407 m). L’11 ottobre seguente il generale russo e 14mila sopravvissuti riuscirono ad uscire dalla Svizzera passando per Ilanz (comune del Canton dei Grigioni e capitale della Surselva) e Coira (comune del Cantone dei Grigioni di cui è il capoluogo. Definito il più antico nucleo elvetico, viene spesso citato “Die älteste stadt in der Schweiz”, cioè “la città più vecchia in Svizzera”), varcando la frontiera austriaca. Lasciandosi alle spalle gloria per futura memoria.
Claudio Beccalossi
 
      
 

suworow-denkmal
Ultimo aggiornamento Martedì 18 Novembre 2014 16:18
 

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