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Venerdì, 26 Aprile 2024
Mai stuzzicare gli "orsi" nel periodo di letargo, il risveglio è imprevedibile |
Notizie - Opinioni |
Sabato 11 Ottobre 2014 17:16 |
Slavyansk: Mentre la UE si è fatta incastrare dalle posizioni statunitensi nei confronti della Russia e non sa quali strade prendere per venirne fuori, la Merkel ha inviato i suoi alti diplomatici a Mosca per aprire un dialogo costruttivo con Putin. Quale miglior posto per un incontro riservato della desolata siberia lontana da occhi indiscreti? Merkel è corsa ai ripari dopo la disfatta dell'esercito ucraino e dei contractor supportati dalla NATO. Le forze armate e l'esercito privato di Academi inviato dalla NATO in Ucraina si sono fatti accerchiare e mettere fuori gioco dai separatisti, abili nella guerriglia urbana. L'umiliazione per le strategie della NATO in Ucraina è stata cocente e questo ha dato luogo agli efferati delitti commessi in Donbass quando la disfatta era ormai acclarata. Per la NATO è un momento difficile, tra i paesi membri, gli stessi che prima hanno avallato l'intervento armato, serpeggia forte malcontento. Lo stesso esercito ucraino nasconde il momento difficile che sta attraversando, moltissime sono le defezioni, oltre che per i motivi già noti, mancanza di approvvigionamenti, stipendi pagati con ritardo, abbigliamento non adatto, scarsa dotazione di mezzi di sussistenza, a questi si aggiunge il malumore per aver compreso che questa è una guerra non per la "Santa Ucraina" bensì per gli oligarchi di Kiev e dei loro sponsor. Kiev non si è resa conto di aver perso la sua Sovranità, l'Ucraina non è più uno Stato ma un incrocio di Gasdotti e circa 2000 km di confine che dividono i 2 blocchi. Le lobby che hanno insediato i burattini di Majdan al governo si stanno rendendo conto di aver speso fiumi di denaro senza ottenere nulla. Sicuramente con accordi commerciali come conviene in un libero mercato, avrebbero ottenuto maggiori profitti. Con il segno di poi non si va da nessuna parte, oggi come accaduto 19 anni fa ci troviamo di fronte ad una Srebrenica ucraina, corpi massacrati e violentati per il controllo delle ricchezze del Donbass. La Russia ha giocato di astuzia con il coniglio ucraino e con una NATO onnisciente, Putin da uomo intelligence l'ha messa nel sacco a tutti, ha pilotato il cessate il fuoco per mantenere il controllo dei territori conquistati e fermare una eventuale presenza NATO in Ucraina. Chi credeva di fare di Putin un sol boccone; oggi è in fila dal gastroenterologo, per attenuare i dolori delle polpette avvelenate ingurgitate con troppa fretta. Maurizio Compagnone Opinionista de "La Gazzetta italo brasiliana", "La Piazza di Caracas", "Un Mondo di Italiani" e TGNews |
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